Il patriarca del monachesimo occidentale muore il 21 marzo 547 e l’abbazia da lui fondata viene distrutta dai Longobardi pochi anni dopo, nel 577. Su invito di Papa Gregorio II, il bresciano (beato) Petronace intraprende la ricostruzione di Montecassino nel 717 e ne diviene abate fino alla morte il 6 maggio 750. La pia tradizione vede in Petronace il fautore del mirabile scambio di reliquie tra Montecassino e Brescia. Forse lo scambio avviene con il suo successore, l’abate Optato, che, su impulso del longobardo Desiderio, fonda l’abbazia di San Benedetto ad leones, inviando a Leno nel 759 il bresciano Ermoaldo con altri undici monaci. Fatto sta che, in cambio delle reliquie dei santi patroni bresciani, da Montecassino giunge a Brescia il braccio destro di San Benedetto, custodito in questa chiesa, in quanto sede cittadina della badia leonense. Nel 1479 l’abbazia di Leno viene ceduta in commenda e la reliquia entra nel tesoro della cattedrale. Nel 1647 la confraternita di San Benedetto si trasferisce in Santa Maria delle consolazioni. La soppressione del 1797 pone fine all’uso religioso dell’edificio.