54. Santa Maria della pace

Filippo Neri muore a Roma il 26 maggio 1595 quando a Brescia già esiste, nella chiesa della Purificazione (ora San Gaetano), una congregazione diocesana di preti riformati chiamati della pace, fondata da Francesco Cabrini, cappellano del monastero delle benedettine di S. Maria di pace (cenobio ora scomparso, sulla attuale via Tosio) e approvata nel 1563 dal vescovo Domenico Bollani. Il 9 settembre 1619 la comunità aderisce definitivamente alla Congregazione Oratoriana della Vallicella. Il 1° novembre 1686 i padri della pace si trasferiscono in questa via, nel palazzo costruito nel 1455 dal condottiero Bartolomeo Colleoni e proprietà dei Martinengo. Il 15 settembre 1720 viene posta la prima pietra della nuova chiesa dedicata alla Purificazione, consacrata poi dal cardinale Angelo Maria Querini il 24 maggio 1746. Disegnata dal veneziano Giorgio Massari, la costruzione gode dell’apprezzamento di Filippo Juvarra. Caratteristica è la statua dorata dell’Immacolata posta sulla cupola: l’originale del XVIII secolo, opera di Giambattista Carboni, è abbattuta il 16 agosto 1848 da un fulmine e sostituita dalla attuale statua, opera di don Giuseppe Luziardi e realizzata dalla milanese Zucchini (il modello si trova nella parrocchia di S. Antonio di Padova in via Chiusure). Notevole la statua argentea di San Filippo realizzata nel 1681 da Gasparo Bianchi di Lumezzane, custodita in sacrestia, che viene esposta nella festa del 26 maggio. Nel 1878 vengono traslate qui, dalla chiesa di San Barnaba, le spoglie di Alessandro Luzzago. Nella cripta riposa il cardinale parroco Giulio Bevilacqua (morto il 6 maggio 1965).

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