Inchiostro ferrogallico

Per gli appassionati di calligrafia e di storia, una reminiscenza dello Scriptorium dei Monasteri. Che inchiostro usavano i monaci per scrivere? L’inchiostro ferrogallico.

L’inchiostro ferrogallico è un tipo di inchiostro nero che penetra profondamente nelle fibre della carta, risultando quasi indelebile. Per la facilità di produzione ed il suo costo ridotto è stato utilizzato per molti secoli. Storicamente si otteneva mescolando un infuso di “galle” (escrescenze ricche di tannini che si sviluppano su alcuni alberi, ad es. la quercia) e vetriolo verde (solfato ferroso).

Ecco la ricetta semplificata, che però mantiene il principio di base: ferro + tannini (vino e melograno). Ma state attenti, soprattutto ai bambini. Non è assolutamente da bere!

Ingredienti:

  • buccia di melagrana a piccoli pezzetti
  • acqua
  • vino rosso
  • solfato di ferro (si usa per concimare le piante)

Preparazione:

  1. mettere in acqua le bucce di melagrana e lasciarle in infusione
  2. in un bicchiere mettere il vino rosso e un cucchiaio di ossido di ferro
  3. unire la miscela di ferro e vino nell’infuso di bucce di melagrana
  4. il ferro e i tannini faranno reazione e con il tempo il nero dell’inchiostro diverrà sempre più intenso

Buona scrittura!

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