Istituita dal vescovo di Brescia, il cardinale Angelo Maria Querini, aperta al pubblico nel 1750 e ora di proprietà comunale, annovera un patrimonio di circa seicentomila volumi a stampa e oltre diecimila manoscritti. Tra le meraviglie, conserva gli Statuti del paratico degli speziali del 1433, codice miniato con la prima regolamentazione delle attività degli speziali in Brescia.