La chiesa di Sancta Maria ad Elisabeth, dalla quale dipende l’antico nome di contrada di Santa Maria ad Elisabetta, ora via Francesco Lana, viene costruita e curata da una confraternita di Disciplini nel XVII secolo. Nel 1807 viene soppressa e utilizzata come fabbrica di palle di cannone. Nel 1818 viene acquistata dai fratelli sacerdoti Giambattista e Massimiliano Averoldi. Dopo il regio decreto del 7 luglio 1866, con il quale viene tolto il riconoscimento e la capacità patrimoniale a tutti gli ordini religiosi, giungono qui, dal convento della Badia, i Cappuccini, fino al 17 luglio 1876 quando viene posta la prima pietra del nuovo convento, ad ovest della città, sull’attuale via Milano. La chiesa di Santa Maria ad Elisabetta è tuttora cappella oratoriale.
